sabato 21 giugno 2014

Il nuovo rosone

A novembre, a causa del maltempo, crollava il rosone della facciata principale della Chiesa, gettando all’interno dell’edificio vetri frantumati e resti della struttura. Venne posto un pannello di legno per proteggere l’edificio dalle intemperie, complice la non immediata necessità della Chiesa, visto che la S. Messa si celebrava nell’attigua saletta che si è soliti usare durante i mesi invernali in quanto provvista di riscaldamento. La Chiesa rimane così al buio per tutto l’inverno e anche per tutta la primavera, nonostante le iniziali promesse di un rosone nuovo entro la festa di Pasqua. L’allora neonato Comitato Eurosia, che monitorava soprattutto la situazione instabile del tetto che necessitava (e necessita tuttora) urgenti riparazioni, si ritrova così anche a dover fronteggiare il problema del rosone e, per sinonimia, anche quello delle due lunette laterali e delle finestre dell’abside, delle cui condizioni nessuno si era mai interessato particolarmente.
La metà del mese di giugno, complice l’imminente festa di Sant’Eurosia che si celebra nella prima settimana di luglio, ha portato alla ristrutturazione definitiva del rosone con la rimozione del pannello di legno che era stato posto da Francesco e Daniele Sandri per prevenire l'ulteriore peggioramento delle condizioni interne dell'edificio e i relativi lavori di edilizia per la messa in posa della nuova struttura realizzata da LucianoPattarozzi di Sestola. I nuovi telai sono in alluminio, il cui colore riprende le tonalità del legno di castagno scuro; mentre il vetro è un unico blocco, liscio e antisfondamento, i cui colori riprendono le decorazioni dei vetri “a fondo di bottiglia” precedenti.


Colgo l’occasione di questo spazio sul web per ringraziare soprattutto Andrea, che si è impegnato in prima persona affinché la Chiesa tornasse illuminata dal rosone e non più solamente dall’impianto elettrico. Forse il nostro occhio si era dimenticato di quanto potesse essere luminoso l’interno della Chiesa se illuminato dalla luce del Sole. Ed è prevalentemente merito di Andrea se non abbiamo più quella tristissima struttura in legno. L’interno della Chiesa di Rocchetta non è mai stato di forte impatto visivo, non abbiamo quadri preziosi né affreschi maestosi sulle pareti e sul soffitto, ma avevamo quella luce bellissima, che filtrava attraverso quei vetri spessi… e che forse, abituati al buio, ci eravamo un po’ dimenticati.
Andrea ha insistito con don Stanislao per accelerare i lavori, ha mantenuto personalmente i contatti con Pattarozzi per poter informare i parrocchiani sullo stato dei lavori, assicurandosi che questi includessero anche i due archetti laterali, la cui situazione magari non era grave e visibile a tutti come quella del rosone, ma la cui struttura instabile non prometteva niente di buono.
E vorrei soprattutto farvi notare che l’intera spesa per far fronte a questa ristrutturazione è stata sostenuta dal Comitato Eurosia grazie alle offerte che si sono accumulate in questi pochi mesi di attività: è un modo chiaro e trasparente, sotto gli occhi di tutti, per farvi capire dove sono finiti i vostri soldi, che utilità può avere una cassettina delle offerte lasciata su un tavolino in fondo alla Chiesa. 
Quando lasciamo un’offerta a qualsiasi associazione, gruppo, circolo, che si dichiara “a scopo benefico”, è importante riuscire a vederlo, quello scopo. 
Per dare valore – soprattutto in tempi di crisi – a ogni singolo euro che i bambini hanno chiesto ai genitori, che gli anziani lasciano alla Chiesa, che ognuno di noi lascia sulla fiducia. Perché sono fermamente convinta che 1, 10, 100 o 1000 euro – ciascuno secondo le proprie possibilità – siano un deposito sulla fiducia, e la fiducia deve essere non solo meritata, ma anche confermata e ripagata.


L'installazione del nuovo rosone insieme alle due lunette laterali è il primo obiettivo importante raggiunto in questi mesi di attività del Comitato; sappiamo tutti che il problema principale rimane quello del tetto, ma nel frattempo abbiamo provveduto, grazie alle offerte ricevute durante la Messa e durante tutte le attività organizzate a scopo benefico, a riportare qualcosa a questa Chiesa. 
E' un omaggio alla vostra fiducia, al valore della beneficenza, ai lavori fatti con la testa e con il cuore, e fatti bene; è un regalo a Don Guido che sempre si è impegnato per la Parrocchia e soprattutto per i parrocchiani; è una luce che torna a far vedere che si può, anche con le PICCOLE COSE, costruire qualcosa di grande.

Serena Berti

1 commento:

  1. Serena non potevi scrivere di meglio! In un piccolo testo hai riassunto pagine e pagine che avrei scritto io ;-)
    A parte gli scherzi non mi merito nessun ringraziamento... Se non fosse per voi e per le persone che ci appoggiano all'interno e al di fuori del comitato, a chi ci sostiene con le offerte e se non fosse per i sentimenti che tutti noi proviamo per don Guido questo primo obiettivo non si sarebbe mai realizzato. I ringraziamenti vanno a tutti quelli che hanno fede e speranza per un futuro della nostra Chiesa!

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