domenica 2 marzo 2014

Pillole di storia #6

CÀ DI CAMATTI
(alt. m 635)
Il toponimo Cà di Camatti, considerata la presenza dell’antica rocca scomparsa sul vicino poggio di Cà Ceccarelli e il conseguente sistema fortificato di controllo della viabilità in questa zona, si presta ad un’interpretazione legata alla preesistenza di una “casamatta”, vale a dire di un apprestamento militare di origine medioevale.
La casa si trova tra il Cerro e la chiesa parrocchiale di Rocchetta Sandri in posizione appena defilata dalla strada, ai margini di una zona in lieve declivio che si conclude con la sella de il Cerro. L’edificio di gran lunga più rilevante è la casa padronale ottocentesca di dimensioni consistenti, tutta in pietrame a vista, risolta con un volume stereometrico coperto con tetto a quattro falde, recentemente rifatto con manto in tegole. 
L’elemento di maggior interesse è il portale d’ingresso ad arco, che presenta masselli ancora piuttosto massicci ma con l’usuale semplificazione propria dei portali di questo secolo; la chiave dell’arco ha una forma cuspidata molto stretta datata “1841”. 
L’inizio dell’ultimo tratto di stradello che conduce alla casa è segnato da una maestà in nicchia protetta da una piccola edicola.
Maestà di Cà di Camatti - Loc. Cerro
Informazioni fornite da Alessandro e desunte dal testo:
Il Frignano - Insediamento Storico e Beni Culturali – II° Volume, AAVV, Cooptip Modena, 1998.