mercoledì 1 ottobre 2014

Festa della Madonna del Voto 2014

E anche quest'anno, come ogni anno - siamo a quota 159 anni - e' arrivato l'ultimo fine settimana di settembre e, con esso, la tradizionale celebrazione della Madonna del Voto, in onore al voto dei nostri compaesani dell' '800, che chiesero l'intercessione di Maria per placare il colera che stava colpendo la popolazione. Pare che le preghiere e la devozione degli abitanti di Rocchetta siano state particolarmente fervide, poiche' cosi' come era arrivata, l'epidemia cesso', e gli abitanti mantennero la volonta' di rendere grazie alla Madonna per l'aiuto.

Vi ricordiamo che cliccando qui (CLIC 1) e qui (CLIC 2) e' possibile accedere a un breve riassunto della storia e della tradizione della Madonna del Votoa cura di Andrea Magnani, pubblicato in occasione del centocinquantesimo anniversario. 
La statua della Madonna del Voto risiede in quella che don Guido chiama la sua casa, ossia l'Oratorio; come sappiamo, viene portata in processione sino alla Chiesa durante la fiaccolata del giovedi' sera per poi essere riportata all'oratorio in processione la domenica mattina dopo la messa, accompagnati dalla banda.
Quest'anno il Comitato Eurosia ha voluto riempire anche la serata di sabato, in ricordo di quelle che erano state le grandi celebrazioni in ricorrenza del 150^ anniversario, e l'asilo ha cosi' accolto una serata in compagnia, con cena a buffet e offerta libera. L'intento della serata e dei 3 giorni di festa era quello di raccogliere la cifra iniziale per poter procedere al restauro delle 10 finestre dell'abside della Chiesa Parrocchiale che, cosi' come era per il rosone, necessitano di urgenti riparazioni.
Il bilancio della festa e delle offerte sara' disponibile a breve e, come sempre, visibile a tutti chiedendo ad Andrea o nel libro rosso sul tavolino in fondo alla Chiesa.
Cogliamo l'occasione per ringraziare di cuore tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita della festa, in modo sempre volontario e con la sola intenzione di aiutare e contribuire alla causa del Comitato: attraverso le piccole cose e i piccoli passi, si ottengono cose importanti. Pensate, per esempio, al rosone: e' stato INTERAMENTE ristrutturato con un ottimo lavoro grazie alle offerte e alle donazioni che sono giunte al comitato in questi mesi di attivita'. La festa si e' potuta realizzare grazie all'impegno di alcune persone che hanno dedicato tempo ed energia nel volerla organizzare. Questo vuole dire che chiunque puo' aiutare, e chi non puo' farlo economicamente, che lo faccia con il proprio tempo e con la volonta' di dare una mano. Ringraziamo inoltre lo sponsor ufficiale della serata, il Caseificio S. Lucia - La Bottega Montanara (CLIC) che ha fornito i prodotti alla cucina.


E' il primo anno che non sono a casa per l'ultima domenica di settembre, che da che ho ricordo e' sempre stato l'avvio ufficiale dell'autunno e di tutte le sagre tipicamente autunnali-invernali che si spargono per i nostri paesini di montagna tra fine settembre e dicembre.
Mi manca Rocchetta in questi momenti di festa perche' vedo gente che, nonostante tutto, e' felice di stare insieme, di passare una serata in compagnia, e cerco di immaginarmi come potesse essere una volta, molto tempo prima che io nascessi, e ho i ricordi di mia nonna, racconti che a volte condivide di tempi duri e preghiere alla Madonna, di cene magre ma sempre serene, o forse sono io che lo deduco dal sorriso che ha mentre racconta di come una volta si stesse sicuramente peggio ("Non avevamo mica tutta la ricchezza che c'e' oggi!", mi dice sempre), ma in qualche modo piu' devoti alla terra, alla famiglia, alla comunita'.
Mi piace vedere il mio paese in festa perche' ho paura delle cose che stanno morendo, e quando vedo gente mangiare e bere e farsi compagnia, allora forse si sta sbagliando chi grida alla morte di questi paesini di montagna senza futuro.
So anche che questa festa di cui sto parlando senza avervi preso parte (mi perdonerete dunque l'entusiasmo, ma vado sulla fiducia e sui racconti che mi sono arrivati) non sarebbe stata possibile soprattutto senza Andrea, ed e' lui che voglio ringraziare per non mollare, anche se alcune volte lo abbiamo pensato entrambi, ma sento che sta facendo qualcosa di bello per Rocchetta, e le cose belle non meritano di essere abbandonate, anche se mi rendo conto che e' difficile impegnarsi senza l'apoggio o il sostegno necessario in queste occasioni.
La Festa della Madonna del Voto, in particolare, mi piace perche' trovo straordinaria questa cosa del voto: insomma, stiamo ricordando in forme molto diverse, una preghiera del XIX secolo, cos'e' che ci spinge a non fregarcene? Insomma, potremmo benissimo evitare tanti sforzi, e' passato tanto tempo e il colera e' qualcosa che sentiamo come lontano, sicuramente piu' probabile intorno alla meta' del 1800 che nel 2014. La fede religiosa, forse.  Don Guido pero' mi ha insegnato la devozione: non solo alla religione (qui ognuno ha le proprie credenze), ma anche e soprattutto alle cose buone, alla gente che ha bisogno di aiuto, alla storia, al proprio paese. E io voglio credere che a Rocchetta qualcosa di buono si possa fare, e non e' solo questione di ristrutturare il tetto della Chiesa, ma di guardarsi intorno, sempre fuori dal giardino di casa propria, perche' le piccole cose, se sommate tante volte, danno come risultato qualcosa di grande.
Serena Berti

foto di Francesca Berti


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